Indennità lavoro autonomo e lavoro a termine

Gli articoli da 27 a 29 prevedono l'erogazione di indennità “per il mese di marzo” pari a 600 euro, che non concorrono alla formazione del reddito, erogate dall’Inps su domanda, per le seguenti categorie:

s  liberi professionisti titolari di partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020

s  lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa attivi alla medesima data, iscritti alla Gestione separata, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali 

s  lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, 

s  lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della disposizione, 

s  operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;

s  lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 e reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione, a condizione che i lavoratori non siano titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data del 17 marzo 2020 (entrata in vigore del decreto).

Le indennità sopracitate non sono cumulabili. Viene anche specificato che tale indennità non è erogabile ai percettori di Reddito di Cittadinanza.

Per la presentazione della domanda occorre attendere il provvedimento dell’INPS che consente la presentazione della domanda.

E’ opportuno nel frattempo richiedere, qualora non se ne fosse in possesso, il PIN dell’INPS ovvero lo SPID per procedere alla presentazione della domanda.